1. |
Nera Era
03:45
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Mi sono stretto dentro una cornice per diventare una fotografia, poi chiudendo gli occhi ho sognato di essere un astronauta innamorato della sua triste utopia. Se ti sei mai chiesta dove sono stato, ero lì davanti, davanti a te, sospeso nel limbo fra il tempo e lo spazio. Naufragato nelle onde del destino, stanche di ripetersi nel loro dolce dormire. Quando l'universo ha accelerato il suo respiro, ho spinto la cornice in girotondo.
In orbita raggirando me stesso non capivo sai, di ritrovarmi in un buco nero. Da questo campo gravitazionale non usciva nessun segnale. Soltanto con la luce si poteva fuggire. E a quel punto hai lanciato tu il segnale per riportarmi sulla terra.
Che ora è? E' tardi lo so.
Ma queste sono linee immaginarie nuove e questo è il capitolo terzo.
Anima alzati, apriti, abbracciala, abbracciali, abbracciati.
Porterò a termine la nostra dolcissima fatica. E con le dita in fondo ai polmoni, finalmente posso respirare.
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2. |
Hringvegur
04:20
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Un'estate sono partito, dove all'orizzonte si allungavano fiumi. Sono saltato sopra i libri, c'era gente che rideva. II mio desiderio mi prendeva per le braccia. Vorrei respingere le cose e andare più in fretta.
Forse sono stato costretto a ripercorrere i miei passi, illuso che stessi avanzando. Costretto a provare e a riprovare semplicemente quello che dovrei già conoscere.
Cado ma non vedo, vedo ma non credo, credo ma non cado. Nero ero, ero nero dentro. Giro in tondo giro su questa strada che è la vita. Giro in tondo giro, correndo verso il fondo.
La folle corsa dell'oro é in un fiume sotterraneo che scorre e irrora i nostri giardini più segreti.
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3. |
Il Destino Non Tradisce
03:58
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In questo fitto bosco sento solo le ombre degli alberi stringersi attorno a me. Si alzano roghi in cupe vampe. Bruciano libri e percorsi, ma le mie parole attraversando il tempo perdono i sensi. E allora ti vengo a cercare, perchè ho bisogno della tua essenza, per capire meglio la mia essenza ed assenza, perchè mi piace ciò che pensi e ciò che dici, perché in te vedo le mie radici.
Anche se ad ogni passo mi ferisce, Il destino non mi tradisce. Scendendo sempre più in fondo senza di te nell’Ade ero così infelice. Ho seguito il solco del passato perchè anche tu sai che ci siamo incontrati già in un altra vita.
Ho continuato ancora a cantare incantando serpenti con una lira. Ho bruciato tutti i ponti, per respirare questa nuova vita. Quando ci siamo ritrovati, ci siamo presi per la mano. Vivendo insieme ogni attimo, ogni gradino. Attratti dalla luce, siamo risaliti. Nel ritorno all'essenza, essenziale dimenticarci di ogni male.
Sentendoci liberi, ogni giorno di ricominciare.
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4. |
Nel Nome Del
03:28
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Divorato dall'ego e da una bulimia d'amore, quanti sogni ho accumulato, per guardarli morire? Poi quel giorno ho asciugato la tua prima lacrima. Nel tuo pianto di dolore, con te stretto fra le braccia. Sentendoti ho capito che ce l'avrei fatta.
Mi hai mostrato cos'è la vera forza, tutto il resto ora non importa. La nostra vita ora è segnata. La tua via saprai disegnarla.
Per ogni cosa gioisci e ridi. Ti stringo a me e spero di accompagnarti, percorrendo strade nuove cercando sempre di meritarti. Sei parte di me e nulla potrà cambiarlo. Tutto è così chiaro, la primavera è qui, è qui che si sveglia. Ti guardo dalla finestra, e ti vedo già fiorire.
Nel nome del
Nel nome
Nel
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5. |
A Chi Mise Ricordi
05:10
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Mi ritorna in mente quella sedia rossa sul terrazzo dove canti a bassa voce e lasci andare a terra sogni come pioggia che dipinge il pavimento di blu. Una figura danza, un velo copre gli occhi. Difende dalla luce, difende dalle mani.
Con cassette e mangianastri riavvolgevi i suoi ricordi. Ma se fossi qui quanto vorrei urlarti, che la morte è un passaggio, non è la fine.
Hai sempre colorato il mondo con la tua creatività, ricordati di non lasciarla mai sbiadire. E non nasconderti dietro un sorriso, non può farti sparire. Eppure tu queste parole adesso so che non le puoi ascoltare. Ti nasconderai nel buio, fino a quando nello specchio ti saprai guardare e di tutti i vestiti ti riuscirai spogliare. Per poterti finalmente trasformare.
Noi non siamo quello che possediamo, ma ciò che immaginiamo. Noi non siamo, immaginiamo.
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