1. |
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Dall’incertezza alla misura, la delusione di errore. Aspetto la fine.
C’è solo un solo desiderio dentro me stesso, quello di fuggire da queste infinite equazioni. ho preso una decisione inevitabile, ma è una cascata infinita di soluzioni insolubili. Nesuna formula spiegherà le mie intenzioni: alcuni errori li pagheremo per sempre. Questa è la paura più forte, e sarà la distanza più grande. Continuo a tornare indietro, sento un torpore nuovo.
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2. |
...Eppure Aveva Torto
03:22
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La noia ritorna mentre beviamo un lungo caffè. Ti offro un amaro ed inutili discorsi, senza spiegarti che mi manchi. Basta. Ti odio lo stesso, ma non ci pensare: il mio orgoglio del cazzo dimenticherà presto. Continua a gettare sigarette al vento, continua a scappare sporco vigliacco. Fuoco. Ti dilegui nel buio cercando riparo. Respira. Promesse dimenticate nelle notti più alcoliche, dobbiamo imparare apatia e grammatica per dimenticare ogni sincerità. Ti ho lasciato lì dov’eri, ti ho guardato mentre morivi. Eppure avevi torto marcio.
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3. |
Incontrarsi A Copenhagen
03:22
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La nostra nostalgia è l’amore per quello che è finito, ed è per questo che ci rincontriamo solo nei miei pensieri. è come se una tua carezza fosse un morbido schiaffo che mi riporta indietro ai ricordi di quando ero bambino. scusami, la prossima volta che ti guarderò cercherò di trattenere il sorriso, basta sfiorarti per capire che siamo alla fine. nuvole insolenti baciano i tuoi capelli mentre avvicini la tua testa alla mia. non sforzarti di domare la tua chioma e lascia suonare quei sospiri come se fossero dolci note di un carillon abbandonato.
e quando sparirai fra i nudi cipressi mi riparerò dalla pioggia, correndo più lontano e correndo sempre più forte. mi hai illuso ora e per sempre. non era una vera promessa.
come sempre sono qui, da solo contro me stesso. me stesso. non riuscirò mai a tornare indietro sui miei stupidi passi.
domani fingerò di essere grande, ma siamo così fragili. corrono per te queste ginocchia sbucciate. eccoci, seduti su di una montagna. eccomi nel palmo della tua mano. da anni - mesi - settimane - ore, sono ancora qui. e non ti dimenticherò.
è inutile cercare le mie inutili tristezze, in fondo basta chiudere gli occhi per ritrovarci abbracciati. stai soffocando ma non urli, le luci si spengono. ho una sola speranza per sopravvivere a questa tempesta nel cuore, ed è nascosta in una via di copenhagen.
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4. |
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il mondo sembra girare al contrario per un secondo
appena chiudiamo gli occhi tutto è pronto a fermarsi
non vale la pena vivere di sola astrazione
siamo come il sole e la luna
ma prima di incontrarci il nostro fuoco si spegnerà, esploderemo
lasciando un solco indelebile sulla pelle ricordando quello che non abbiamo mai vissuto
sul livello del mare cade l'occhio dello zero che detiene il sistema per enumerare il paesaggio.
l’unico modo per dimostrare i confini dell’infinito è inventarsi continuamente un nuovo destino
non importa sapere ciò che ho conosciuto, ti basti pensare che l'ho nascosto per sempre.
noi rinneghiamo il passato
i tramonti sono solo luce che muore
e possibilità che sfumeranno
si, questo è il punto omega
dove il cuore è lontano da tutto
e non c’è più via di scampo
aspiriamo alla perfezione di ogni secondo
ma ormai il tempo è un fiume in piena nella nostra testa
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5. |
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"Li hai chiusi?", ha chiesto. "Non imbrogliare".
"Li ho chiusi".
"Tienili così", ha detto e poi ha aggiunto: "Adesso non fermarti. Continua a disegnare".
E così abbiamo continuato. Le sue dita guidavano le mie mentre la mano passava su tutta la carta. Era una sensazione che non avevo mai provato prima nella mia vita.
Poi lui ha detto: "Mi sa che ci siamo. Mi sa che ce l'hai fatta", ha detto. "Da' un po' un'occhiata. Che te ne pare?"
Ma io ho continuato a tenere gli occhi chiusi. Volevo tenerli chiusi ancora un po'.
"Allora? "La stai guardando?"
Ma avevo come la sensazione di non stare dentro a niente.
Mi senti?
Mi vedi?
Mi credi?
Esisto.
Adesso è la rinascita di tutto il mio corpo.
Siamo qui come soldati ad aspettare che arrivi la pioggia nuda, la pioggia che ci riscalderà e asciugherà gli occhi. Ogni giorno è la nostra Waterloo, ogni giorno è l’ultimo giorno, e questa sarà l’ultima volta che leggerai le mie paure, fino a quando ci rivedremo ancora.
Silenzi assordanti
Mura di carta
Sogni di vetro
Baci rubati
Il lamento del tempo
L’effimera verità dei nostri piaceri
La perdita di ogni singolo colore
Gli stessi discorsi
Non sento
Quanto vorrei che fossero diversi, nuovi
Gli stessi discorsi
I nostri rimorsi
Non vivo
Quanto vorrei che fossero diversi, nuovi
I nostri rimorsi
Gli stessi discorsi
Non sento
Quanto vorrei che fossero diversi
Gli stessi discorsi
Dalle nostre ingenue convinzioni
Cosa rinascerà?
Cosa rinascerà?
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